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Napoli, 4 giugno 2014. Ore 10.00-13.00
Sala Nugnes, via Verdi 35 - napoli

La “Terra dei fuochi” per anni ha rappresentato un dramma ambientale ma, soltanto in quest’ultimo periodo, dopo continui appelli dell’opinione pubblica è tornata al centro delle attenzioni da parte delle Istituzioni. L’elemento conoscenza rappresenta certamente un primo passo per la comprensione e individuazione dei fenomeni che hanno determinato il degrado che è ormai sotto gli occhi di tutti.
Dopo mesi di dibattiti, clamorose prese di posizione e aspre contrapposizioni che hanno inevitabilmente esercitato effetti negativi sul piano dell’immagine dei prodotti agroalimentari regionali, la task istituita dal Governo ha giudicato pericolosi appena 64 ettari di terreno, il 2% dell’area tra le province di Napoli e Caserta denominata “Terra dei fuochi”, lo 0,14% del territorio campano. Analizzando gli ultimi vent’anni emerge che sono stati smaltiti nella “Terra dei fuochi”, tra la provincia di Na-poli e di Caserta, oltre 10 milioni di tonnellate di rifiuti di ogni specie.
In definitiva, per dar avvio a questa nuova stagione di azione e mobilitazione serve l'impegno di tutti, istituzioni, cittadini e associazioni. In particolare lo Stato deve tornare ad essere credibile, riconquistare la fiducia dei suoi cittadini garantendo una partecipazione e informazione completa e trasparente e mettendo in campo una serie di azioni e strumenti efficaci per combattere le illegalità ambientali e aiutare così la “Terra dei fuochi" come del resto, in questo ultimo periodo sta procedendo la Regione Campania.

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